
La marijuana è un medicinale: sì o no?
Alcuni sostengono di sì, altri asseriscono di no: scopriamo se la marijuana può essere definita o meno un medicinale, ma prima specifichiamo quali differenze intercorrono tra questa e la canapa e, in secondo luogo, se il CBD contenuto in entrambe (in percentuale diversa) può essere considerato un farmaco.
Marijuana e canapa: quali sono le differenze?
Su questo punto c’è una gran confusione generale: quali sono le differenze tra marijuana e canapa? Dal punto di vista scientifico si tratta della stessa pianta, tuttavia, da quello genetico canapa e marijuana sono diverse, in quanto la prima è sempre una varietà di Cannabis Sativa, mentre la seconda può essere Cannabis Indica, Cannabis Ruderalis o Cannabis Sativa. La differenza sostanziale poi consiste nelle modalità di coltivazione: la canapa industriale è più fibrosa, ha steli lunghi e sottili e pochi germogli, mentre la pianta della marijuana ha dimensioni più piccole, è coriacea ed è ricca di boccioli fioriti. Inoltre, quest’ultima ha una quantità elevata di THC e ridotta di CBD, invece la canapa industriale presenta un’importante concentrazione di CBD e tracce residuali di THC. Per quanto riguarda gli utilizzi, la canapa può essere adoperata in molteplici ambiti (alimentari, industriali e terapeutici), la marijuana è utilizzata a scopi ricreativi e medici.
Il CBD è un farmaco?
Il CBD è uno degli oltre 60 composti di cannabinoidi presenti in natura nella cannabis, specifichiamo che sia marijuana che canapa sono varietà di cannabis. Nella fattispecie, il CBD è uno dei cannabinoidi più diffusi nella marijuana e il primo cannabinoide non psicoattivo nella canapa. Proprio in virtù del fatto che non provoca alcun effetto psicoattivo, a differenza del THC, il CBD è stato legalizzato in tutta l’Unione Europea. È opportuno precisare che il CBD può essere utilizzato nella terapia del dolore per cure chemioterapiche e affini, ma non è un medicinale che cura patologie e specifiche malattie. In definitiva, ad oggi, il CBD non presenta evidenze scientifiche tali da farlo entrare nella categoria dei farmaci.
Uso terapeutico di marijuana e canapa
Il ricorso alla marijuana per uso terapeutico è stato approvato in Italia già da diversi anni, nonostante il dibattito in questo ambito continui a rimanere acceso. Le proprietà benefiche della pianta sono state ampiamente confermate da numerosi studi e prove cliniche, tanto è vero che si è arrivati a legittimarne l’impiego in diverse terapie mediche. La marijuana può essere usata per alleviare il dolore cronico, in particolare di tipo neuropatico, come quello provocato dalle lesioni al midollo spinale e da patologie quali SLA e sclerosi multipla. Parliamo in questo caso della cosiddetta terapia del dolore.
L’olio di canapa invece vanta molteplici proprietà benefiche e per questo può essere considerato un valido tipo di medicina alternativa, ma legalmente non può essere definito un farmaco.
Maalingan CBD Oil: un potente rimedio naturale
Il Maalingan CBD Oil, pur non potendo essere definito un farmaco, ha delle importanti proprietà benefiche. Maalingan CBD Oil vanta infatti proprietà ansiolitiche, antipsicotiche, analgesiche, neuroprotettive, antinfiammatorie e antiasmatiche. Non necessita di prescrizione medica in quanto presenta THC a livello residuale e comunque sotto il limite legale dello 0,2% previsto dalla normativa europea. Si può scegliere tra tre diversi livelli di estratto contenuto: 5%, 10% e 20% in base alle esigenze personali.